Le tariffe forensi vigenti: "Regolamento recante approvazione della delibera del Consiglio nazionale forense in data 12 giugno 1993, che stabilisce i criteri per la determinazione degli onorari, dei diritti e delle indennità spettanti agli avvocati ed ai procuratori legali per le prestazioni giudiziali, in materia civile e penale, e stragiudiziali"
IL MINISTRO DI GRAZIA E GIUSTIZIA
Visto l'art. 1 della legge 3 agosto 1949, n. 536, l'art. 3 del decreto
legislativo luogotenenziale 22 febbraio 1946, n. 170, l'articolo unico della
legge 7 novembre 1957, n. 1051;
Visto l'art. 17, comma 3, della legge 23 agosto 1988, n. 400;
Esaminata la deliberazione del Consiglio nazionale forense in data 12 giugno
1993 concernente i criteri per la determinazione degli onorari, dei diritti e
delle indennità spettanti agli avvocati ed ai procuratori per le prestazioni
giudiziali, in materia civile e penale, e stragiudiziali;
Visto il parere favorevole espresso dal Comitato interministeriale prezzi in
data 29 dicembre 1993, ai sensi dell'art. 14, comma 20, della legge 22 dicembre
1984, n. 887;
Udito il parere del Consiglio di Stato espresso nell'adunanza generale del 28
aprile 1994;
Rilevato che, secondo le indicazioni del C.I.P. e del Consiglio di Stato,
l'impatto della manovra sull'inflazione deve essere perequato nel tempo e ciò
mediante una graduazione che preveda il regime pieno decorsi sei mesi
dall'approvazione delle nuove tariffe;
Considerato tuttavia che l'avvenuto decorso del termine previsto per
l'approvazione della tariffa (1 giugno 1994), comporti necessariamente uno
spostamento di entrambe le date ritenute dal Consiglio di Stato idonee a
realizzare l'anzidetta graduazione, in modo da far decorrere l'aumento del 50%
delle voci incise dal 1 ottobre 1994 (data dell'ormai prossima approvazione), e
l'ulteriore 50%, dal 1 aprile 1995 in conformità alle osservazioni formulate
dal Consiglio di Stato nel parere del 28 aprile 1994;
Vista la comunicazione al Presidente del Consiglio dei Ministri, a norma
dell'art. 17, comma 3, della citata legge n. 400 del 1988 (nota n. 4135 del 16
giugno 1994);
Vista la delibera 29 settembre 1994 con la quale il Consiglio nazionale forense
ha aderito alle osservazioni del Consiglio di Stato ed al rilievo della Corte
dei conti;
A D O T T A
il seguente regolamento:
Art. 1
1. É approvata la deliberazione in data 12 giugno 1993 e successiva
integrazione del Consiglio nazionale forense, allegata al presente decreto, che
stabilisce i criteri per la determinazione degli onorari, dei diritti e delle
indennità spettanti agli avvocati ed ai procuratori per le prestazioni
giudiziali, in materia civile e penale, e stragiudiziali.
N O T E
AVVERTENZA:
Il testo delle note qui pubblicato é stato redatto ai sensi dell'art. 10, comma
3, del testo unico delle disposizioni sulla promulgazione delle leggi,
sull'emanazione dei decreti del Presidente della Repubblica e sulle
pubblicazioni ufficiali della Repubblica italiana, approvato con decreto del
Presidente della Repubblica 28 dicembre 1985, n. 1092, al solo fine di
facilitare la lettura delle disposizioni di legge alle quali é operato il
rinvio. Restano invariati il valore e l'efficacia degli atti legislativi qui
trascritti.
Note alle premesse:
- L'art. 3 del D.L.L. n. 170/1946 (Aumento degli onorari di avvocato e degli
onorari e diritti di procuratore), modificato implicitamente dall'art. 1 della
legge n. 536/1949 e dalla legge n. 1051/1957, così recita: "Art. 57 - 1. I
criteri per la determinazione degli onorari e delle indennità dovute agli
avvocati ed ai procuratori in materia penale e stragiudiziale sono stabiliti
ogni biennio con deliberazione del Consiglio nazionale forense per quanto
concerne la determinazione degli onorari nei giudizi penali davanti alla Corte
suprema di cassazione ed al Tribunale supremo militare e per quanto concerne la
determinazione degli onorari, dei diritti e delle indennità spettanti agli
avvocati e ai procuratori per prestazioni giudiziali in materia civile.
Le deliberazioni con le quali si stabiliscono i criteri di cui al comma
precedente devono essere approvate dal Ministro per la grazia e giustizia".
- Il comma 3 dell'art. 17 della legge n. 400/1988 (Disciplina dell'attività di
Governo e ordinamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri) prevede che
con decreto ministeriale possano essere adottati regolamenti nelle materie di
competenza del Ministro o di autorità sottordinate al Ministro, quando la legge
espressamente conferisca tale potere. Tali regolamenti, per materie di
competenza di più Ministri, possono essere adottati con decreti
interministeriali, ferma restando la necessità di apposita autorizzazione da
parte della legge. I regolamenti ministeriali ed interministeriali non possono
dettare norme contrarie a quelle dei regolamenti emanati dal Governo.
Essi debbono essere comunicati al Presidente del Consiglio dei Ministri prima
della loro emanazione. Il comma 4 dello stesso articolo stabilisce che gli
anzidetti regolamenti debbano recare la denominazione di
"regolamento", siano adottati previo parere del Consiglio di Stato,
sottoposti al visto ed alla registrazione della Corte dei conti e pubblicati
nella Gazzetta Ufficiale.
- Il comma 20 dell'art. 14 della legge n. 887/1984 (Legge finanziaria 1985)
prevede, fra l'altro, che il Ministro di grazia e giustizia approvi le
modificazioni delle tariffe proposte dagli ordini professionali, previo parere
del Comitato interministeriale dei prezzi.
Art. 2
1. Gli aumenti di cui alle allegate tabelle decorrono dal 1 ottobre 1994, per il
50%, e, per il restante 50%, dal 1 aprile 1995. Il presente decreto, munito del
sigillo dello Stato, sarà inserito nella Raccolta ufficiale degli atti
normativi della Repubblica italiana. É fatto obbligo a chiunque spetti di
osservarlo e di farlo osservare.
Roma, 5 ottobre 1994
Il Ministro: BIONDI
Visto, il Guardasigilli: BIONDI
Registrato alla Corte dei conti il 12 ottobre 1994
Registro n. 2 Giustizia, foglio n. 96
Tariffa forense in materia civile, penale e stragiudiziale
IL CONSIGLIO NAZIONALE FORENSE
Nella tornata del 12 giugno 1993;
Visto l'articolo unico della legge 7 novembre 1957, n. 1051, e l'art. 1 della
legge 3 agosto 1949, n. 536, che attribuisce al Consiglio nazionale forense il
compito di stabilire ogni biennio i criteri per la determinazione degli onorari,
dei diritti e delle indennità spettanti agli avvocati e ai procuratori per le
prestazioni in materia civile;
Visto l'art. 3 del decreto legislativo luogotenenziale 22 febbraio 1946, n. 170,
concernente i criteri per la determinazione degli onorari di avvocato nei
giudizi penali dinanzi alla Corte suprema di cassazione e al Tribunale supremo
militare;
Visto l'art. 1 della legge 3 agosto 1949, n. 536, concernente i criteri per la
determinazione degli onorari e delle indennità spettanti agli avvocati e ai
procuratori in materia penale e stragiudiziale;
Vista la delibera del Consiglio nazionale forense del 30 marzo 1990, approvata
con decreto ministeriale 24 novembre 1990, n. 392, che ha stabilito i criteri
per la determinazione degli onorari, dei diritti e delle indennità spettanti
agli avvocati e ai procuratori per prestazioni giudiziali in materia civile,
amministrativa e penale e per prestazioni stragiudiziali;
Vista la delibera del Consiglio nazionale forense del 24 gennaio 1991 approvata
con decreto ministeriale 14 febbraio 1992, n. 238, che ha modificato le tariffe
penali rapportandole alle varie attività previste dal nuovo codice di procedura
penale;
Ritenuta la necessità di modificare organicamente le tariffe e di aumentarle
congruamente per il nuovo biennio, al fine di almeno accostarle all'aumento del
costo della vita, mai integralmente riconosciuto, correggendo altresì alcune
delle precedenti disposizioni;
Delibera:
Sono stabiliti nei testi seguenti, e con le relative tabelle, per il nuovo
biennio, i criteri per la determinazione:
1) degli onorari, dei diritti e delle indennità spettanti agli avvocati ed ai
procuratori per prestazioni giudiziali in materia civile ed amministrativa;
2) degli onorari spettanti agli avvocati e procuratori nei giudizi penali;
3) degli onorari e delle indennità spettanti agli avvocati ed ai procuratori in
materia stragiudiziale.
Il presidente: RICCIARDI
Il segretario: PARRINO
ALLEGATO
IL CONSIGLIO NAZIONALE FORENSE
Visto il rilievo mosso dalla Corte dei conti sulla scorta del parere del
Consiglio di Stato concernente i criteri adottati con provvedimento di questo
Consiglio in data 12 giugno 1993, in ordine alla necessità di fare entrare in
vigore gli aumenti previsti in due fasi;
Ad integrazione del predetto provvedimento;
Delibera:
Gli aumenti di cui alle tabelle allegate alla tariffa come sopra adottata
decorreranno dal 1 ottobre 1994, per il 50%, e dal 1 aprile 1995, per il
restante 50%.
Restano immutate tutte le altre disposizioni.
Roma, 29 settembre 1994
Il presidente: RICCIARDI
Il consigliere segretario f.f.: SCASSELLATI SFORZOLINI
TARIFFA DEGLI ONORARI, DIRITTI E INDENNITÀ SPETTANTI AGLI AVVOCATI ED AI
PROCURATORI PER LE PRESTAZIONI GIUDIZIALI IN MATERIA CIVILE, AMMINISTRATIVA E
TRIBUTARIA.
I - DISPOSIZIONI GENERALI
Art. 1
Diritto dell'avvocato e del procuratore
1. Per le prestazioni giudiziali in materia civile e nelle materie equiparate,
oltre al rimborso delle spese giustificate, sono dovuti all'avvocato gli onorari
indicati nell'allegata tabella A, ed al procuratore gli onorari e i diritti
indicati nell'allegata tabella B.
Art. 2
Obbligo del cliente
1. Gli onorari e i diritti sono sempre dovuti all'avvocato ed al procuratore dal
cliente indipendentemente dalle statuizioni del giudice sulle spese giudiziali.
Art. 3
Giudizi non compiuti
1. Nei giudizi iniziati ma non compiuti il cliente deve all'avvocato ed al
procuratore gli onorari e i diritti per l'opera svolta fino alla cessazione del
rapporto.
Art. 4
Inderogabilità della tariffa
1. Gli onorari minimi stabiliti per le prestazioni dell'avvocato e gli onorari e
diritti stabiliti per le prestazioni del procuratore sono inderogabili.
2. Soltanto qualora fra le prestazioni dell'avvocato e del procuratore e
l'onorario previsto dalle tabelle appaia, per particolari circostanze del caso,
una manifesta sproporzione, possono essere superati i massimi indicati nelle
tabelle, anche oltre il raddoppio previsto dal secondo comma del successivo art.
5, ovvero diminuiti i minimi indicati nelle tabelle, purché la parte che vi
abbia interesse esibisca il parere del competente Consiglio dell'ordine.
II - ONORARI DI AVVOCATO
Art. 5
Criteri generali per la liquidazione
1. Nella liquidazione degli onorari a carico del soccombente deve essere tenuto
conto della natura e del valore della controversia, dell'importanza e del numero
delle questioni trattate, del grado dell'autorità adita, con speciale riguardo
all'attività svolta dall'avvocato davanti al giudice.
2. Nelle cause di particolare importanza per le questioni giuridiche trattate,
la liquidazione degli onorari a carico del soccombente può arrivare fino al
doppio dei massimi stabiliti.
3. Nella liquidazione degli onorari a carico del cliente, oltre che dei criteri
di cui ai commi precedenti, può essere tenuto conto dei risultati del giudizio
e dei vantaggi, anche non patrimoniali, conseguiti nonché dell'urgenza
richiesta per il compimento di singole attività; nelle cause di straordinaria
importanza la liquidazione può arrivare fino al quadruplo dei massimi
stabiliti.
4. Qualora in una causa l'avvocato assista e difenda più persone aventi la
stessa posizione processuale l'onorario unico può essere aumentato per ogni
parte del 20% fino ad un massimo di dieci e, ove le parti siano in numero
superiore, del 5% per ciascuna parte oltre le prime dieci e fino ad un massimo
di venti. La stessa disposizione trova applicazione, ove più cause vengano
riunite, dal momento dell'avvenuta riunione.
5. Nella ipotesi che, pur nella identità di posizione processuale dei vari
clienti, la prestazione professionale comporti l'esame di loro situazioni
particolari di fatto o di diritto rispetto all'oggetto della causa, l'avvocato
ha diritto al compenso secondo tariffa, ridotto del 30%.
6. All'atto della decisione definitiva, la liquidazione dell'onorario prevista
dall'art. 91 del codice di procedura civile deve essere fatta in relazione a
tutte le prestazioni effettivamente occorse ogni volta che vi sia stata una
decisione anche se espressa con ordinanza collegiale o con sentenza non
definitiva.
Art. 6
Determinazione del valore della controversia
1. Nella liquidazione degli onorari a carico del soccombente, il valore della
causa é determinato a norma del codice di procedura civile, avendo riguardo nei
giudizi per azioni surrogatorie e revocatorie, all'entità economica della
ragione di credito alla cui tutela l'azione é diretta, nei giudizi di
divisione, alla quota o ai supplementi di quota in contestazione, nei giudizi
per pagamento di somme o liquidazione di danni, alla somma attribuita alla parte
vincitrice piuttosto che a quella domandata.
2. Nella liquidazione degli onorari a carico del cliente, può aversi riguardo
al valore effettivo della controversia, quando esso risulti manifestamente
diverso da quello presunto a norma del codice di procedura civile.
3. Nelle cause avanti gli organi di giustizia amministrativa di primo grado, il
valore é determinato, quando la controversia concerne diritti soggettivi,
secondo i criteri indicati dal comma 1 di questo articolo; negli altri casi,
nella liquidazione degli onorari a carico del soccombente, va tenuto conto
dell'interesse sostanziale che riceve tutela attraverso la sentenza.
4. Nella liquidazione degli onorari a carico del cliente, per la determinazione
del valore effettivo della controversia, deve aversi riguardo al valore dei
diversi interessi sostanzialmente perseguiti dalle parti.
5. Qualora, secondo i criteri di cui ai precedenti commi, il valore della
controversia non sia suscettibile di determinazione, si applicano gli onorari
minimi previsti per le cause di valore da oltre lire 50 milioni a lire 100
milioni e gli onorari massimi previsti per le cause di valore fino a lire 1
miliardo (tab. A - parag. VI) tenuto conto dell'oggetto e della complessità
della controversia, delle questioni trattate e della rilevanza degli effetti di
qualunque natura che possano conseguire alla declaratoria della illegittimità
dell'atto amministrativo o del comportamento dell'amministrazione.
Art. 7
Pluralità dei difensori
1. Nel caso che incaricati della difesa siano più avvocati, ciascuno di essi ha
diritto nei confronti del cliente agli onorari per l'opera prestata, ma nella
liquidazione a carico del soccombente sono computati gli onorari per un solo
avvocato.
III - ONORARI E DIRITTI DI PROCURATORE
Art. 8
Cause trattate dal solo procuratore
1. Nelle cause trattate da procuratore senza assistenza di avvocato, devono
essere liquidati per la difesa gli onorari di avvocato indicati nella tabella A.
Art. 9
Cause in cui l'avvocato funge anche da procuratore
1. Quando l'avvocato esercita nella causa anche le funzioni di procuratore,
devono essergli liquidati, oltre gli onorari di avvocato, anche gli onorari e
diritti indicati nella tabella B.
Art. 10
Praticanti procuratori ammessi al patrocinio dinanzi alle preture
1. Ai praticanti procuratori, ammessi al patrocinio dinanzi alle preture del
distretto della corte di appello, deve essere liquidata la metà degli onorari e
dei diritti spettanti al procuratore e all'avvocato.
IV - DISPOSIZIONI FINALI
Art. 11
Procedimenti davanti ad organi speciali
1. Nei procedimenti davanti ad organi speciali sono dovuti gli onorari stabiliti
per le cause davanti al tribunale.
Art. 12
Procedimenti davanti agli arbitri
1. Per i procedimenti davanti agli arbitri sono dovuti gli onorari stabiliti per
le cause davanti ai giudici ordinari e speciali che sarebbero competenti a
conoscere della controversia.
Art. 13
Procedimenti speciali
1. Gli onorari per i procedimenti in camera di consiglio o davanti al giudice
tutelare ed in genere per i procedimenti non contenziosi sono liquidati tenendo
conto dell'opera occorsa per lo studio degli atti e per la compilazione del
ricorso e di qualunque scritto esplicativo dello stesso.
Art. 14
Cause in materia di rapporti di lavoro
1. Per le controversie individuali di lavoro, il valore delle quali non supera
L.150.000 gli onorari sono ridotti alla metà.
Art. 15
Rimborso spese generali
1. All'avvocato ed al procuratore é dovuto un rimborso forfettario delle spese
generali in ragione del dieci per cento sull'importo degli onorari e dei
diritti.
TABELLA A
(rif. art. 1)
I - Cause avanti ai giudici conciliatori.
Minimo Massimo
lire lire
- -
1) Per l'intero giudizio:
cause di valore fino a L.250.000
80.000 150.000
cause di valore da L.250.001 a L.500.000
120.000 240.000
cause di valore da L.500.001 a L.1.000.000
150.000 300.000
Nelle cause riservate alla esclusiva competenza funzionale del giudice
conciliatore e nelle cause accessorie o di garanzia - se hanno un valore
superiore a L.1.000.000 - sono dovuti gli onorari di cui al paragrafo seguente,
avuto riguardo al valore della controversia.
Nelle cause di competenza del giudice di pace si applicano gli onorari previsti
nei corrispettivi scaglioni di valore davanti al conciliatore, al pretore e al
tribunale.
II - Cause avanti al pretore.
Minimo Massimo
lire lire
- -
2) Studio controversia 85.000 225.000
3) Consultazioni con il cliente 45.000 113.000
4) Ispezione dei luoghi della controversia
- Ricerca dei documenti 35.000 58.000
5) Preparazione e redazione dell'atto
introduttivo del giudizio o della
comparsa di risposta 70.000 179.000
6) Assistenza a ciascuna udienza di
trattazione escluse quelle in cui
sono disposti semplici rinvii 30.000 44.000
7) Assistenza ai mezzi di prova
disposti dal giudice (per ogni
mezzo istruttorio) 55.000 179.000
8) Redazione delle difese (comparse
conclusionali, memorie, ecc.) 230.000 438.000
9) Discussione in pubblica udienza
o in camera di consiglio 70.000 230.000
10) Opera prestata per la
conciliazione 60.000 179.000
Per le istanze di ingiunzione di cui all'art. 186-ter c.p.c. sono dovuti gli
onorari previsti per i procedimenti di ingiunzione di cui al paragrafo X n. 50
della presente tabella in relazione all'importo di cui si ingiunge il pagamento.
Gli onorari stabiliti nei numeri da 2 al 10 si riferiscono alle cause di valore
fino a L.3.000.000; per le cause di valore superiore a L.3.000.000 e fino a
L.5.000.000 gli onorari minimi sono quelli massimi dello scaglione precedente
ridotto del 50% mentre i massimi sono aumentati del 15%, con arrotondamento per
eccesso alle L.5.000.
Nelle cause riservate alla esclusiva competenza funzionale del pretore e nelle
cause accessorie o di garanzia eccedenti la competenza del pretore sono dovuti
gli onorari di cui al paragrafo seguente, avuto riguardo al valore della
controversia.
III - Cause avanti al tribunale, agli organi equiparati ed agli organi di
giustizia tributaria.
Minimo Massimo
lire lire
__ __
11) Studio della controversia 120.000 325.000
12) Consultazioni con il cliente 60.000 163.000
13) Ispezione dei luoghi della controversia
- Ricerca dei documenti 50.000 84.000
14) Preparazione e redazione dell'atto
introduttivo del giudizio o della
comparsa di risposta 105.000 258.000
15) Assistenza a ciascuna udienza di
trattazione, escluse quelle in cui
sono disposti semplici rinvii 40.000 64.000
16) Assistenza ai mezzi di prova
disposti dal giudice (per ogni
mezzo istruttorio) 80.000 258.000
17) Memorie depositate fino all'udienza
di precisazione delle conclusioni,
per ogni memoria 90.000 150.000
18) Redazione delle difese
(comparse conclusionali, memorie,
ecc.) 325.000 630.000
19) Discussione in pubblica udienza
o in camera di consiglio 105.000 332.000
20) Opera prestata per la
conciliazione 85.000 258.000
Per le istanze di ingiunzione di cui all'art. 186-ter c.p.c. sono dovuti gli
onorari previsti per i procedimenti di ingiunzione di cui al paragrafo X n. 50
della precedente tabella in relazione all'importo di cui si ingiunge il
pagamento.
IV - Cause avanti agli organi di giustizia amministrativa di primo grado.
Minimo Massimo
lire lire
- -
21) Studio della controversia 120.000 405.000
22) Consultazioni con il cliente 60.000 203.000
23) Ricerca documenti 50.000 105.000
24) Redazione del ricorso 160.000 550.000
25) Istanza di sospensione 50.000 105.000
26) Deduzioni di costituzione 115.000 285.000
27) Redazione motivi aggiunti 160.000 550.000
28) Atto di intervento 50.000 105.000
29) Memorie difensive 325.000 875.000
30) Discussione in pubblica udienza
o in camera di consiglio 105.000 455.000
Per i ricorsi straordinari e gerarchici sono dovuti gli onorari di cui sopra in
quanto analogicamente applicabili.
V - Cause avanti alla corte di appello.
Minimo Massimo
lire lire
- -
31) Studio controversia 190.000 405.000
32) Consultazioni con il cliente 95.000 203.000
33) Ispezione dei luoghi della
controversia - Ricerca dei
documenti 80.000 109.000
34) Preparazione e redazione dell'atto
introduttivo del giudizio o della
comparsa di risposta 165.000 368.000
35) Assistenza a ciascuna udienza di
trattazione escluse quelle in cui
sono disposti semplici rinvii 60.000 92.000
36) Assistenza ai mezzi di prova
disposti dal giudice (per ogni
mezzo istruttorio) 5.000 360.000
37) Memorie depositate fino all'udienza
di precisazione delle conclusioni,
per ogni memoria 120.000 200.000
38) Redazione delle difese (comparse
conclusionali, memorie,ecc.) 450.000 875.000
39) Discussione in pubblica udienza
o in camera di consiglio 160.000 455.000
40) Opera prestata per la conciliazione
130.000 360.000
VI - Coefficienti di applicazione.
A) Gli onorari stabiliti nei numeri da 11 a 40 si riferiscono alle cause di
valore fino a L.10.000.000.
B) Per le cause di valore superiore a L.10.000.000 fino a L.50.000.000 gli
onorari minimi sono pari a quelli massimi dello scaglione precedente ridotti del
50%, mentre gli onorari massimi di detto scaglione sono aumentati del 100%.
C) Per le cause di valore superiore a L.50.000.000 fino a L.100.000.000 gli
onorari minimi sono pari a quelli massimi dello scaglione precedente ridotti del
50%, mentre gli onorari massimi di cui alla lettera B) sono raddoppiati.
D) Per le cause di valore superiore a L.100.000.000 fino a L.200.000.000 gli
onorari minimi sono pari a quelli massimi dello scaglione precedente ridotti del
50%, mentre gli onorari massimi di cui alla lettera B) sono aumentati del 200%.
E) Per le cause di valore superiore a L.200.000.000 fino a L.500.000.000 gli
onorari minimi sono pari a quelli massimi dello scaglione precedente ridotti del
50%, mentre gli onorari massimi di cui alla lettera B) sono aumentati del 300%.
F) Per le cause di valore superiore a L.500.000.000 fino a L.750.000.000 gli
onorari minimi sono pari a quelli massimi dello scaglione precedente ridotti del
50%, mentre gli onorari massimi di cui alla lettera B) sono aumentati del 400%.
G) Per le cause di valore superiore a L.750.000.000 fino a L.1.000.000.000 gli
onorari minimi sono pari a quelli massimi dello scaglione precedente ridotti del
50%, mentre gli onorari massimi di cui alla lettera B) sono aumentati del 500%.
H) Per le cause di valore superiore a L.1.000.000.000 fino a L.3.000.000.000 gli
onorari minimi sono pari a quelli massimi dello scaglione precedente ridotti del
50%, mentre gli onorari massimi di cui alla lettera B) sono aumentati del 700%.
I) Per le cause di valore superiore a L.3.000.000.000 e fino a L.5.000.000.000
gli onorari minimi sono pari a quelli massimi dello scaglione precedente ridotti
del 50%, mentre gli onorari massimi di cui alla lettera B) sono aumentati del
900%.
L) Per le cause di valore oltre L.5.000.000.000 gli onorari per le singole voci
previsti nel precedente scaglione sono aumentati nei minimi e nei massimi con
criterio rigidamente proporzionale al valore della controversia e in relazione
all'attività effettivamente prestata, ma non possono comunque superare
complessivamente il 3% del valore della controversia.
M) Per le cause di valore indeterminabile gli onorari minimi sono quelli
previsti per le cause di valore da L.10.000.000 fino a L.50.000.000, mentre gli
onorari massimi sono quelli previsti per le cause di valore superiore a
L.100.000.000 fino a L.200.000.000, a seconda dell'entità dell'interesse
dedotto nel processo; qualora le cause siano di particolare importanza per
l'oggetto, per le questioni giuridiche trattate, per i rilevanti risultati utili
di qualunque natura, anche se non di carattere patrimoniale, il giudice può
liquidare onorari nei limiti previsti nelle lettere da D) a G).
N) Gli arrotondamenti vanno calcolati, per eccesso, alle L.5.000.
VII - Cause avanti alla Corte di cassazione ed altre magistrature superiori ivi
comprese quelle avanti al tribunale comunitario di prima istanza.
Minimo Massimo
lire lire
- -
41) Studio della controversia 123.000 263.000
42) Consultazioni con il cliente 62.000 132.000
43) Redazione del ricorso, del
controricorso, delle memorie 123.000 263.000
44) Discussione 123.000 263.000
Nelle cause di particolare importanza per l'oggetto e per le questioni
giuridiche trattate gli onorari possono essere raddoppiati.
VIII - Cause davanti alla Corte costituzionale e avanti alla Corte europea per i
diritti dell'uomo, alla Corte di giustizia delle Comunità europee.
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- -
45) Studio della controversia 188.000 525.000
46) Consultazioni con il cliente 94.000 263.000
47) Redazione del ricorso, del
controricorso, delle memorie 188.000 525.000
48) Discussione 188.000 525.000
Nelle cause di particolare importanza per l'oggetto e per le questioni
giuridiche trattate gli onorari possono essere raddoppiati.
IX - Coefficienti di applicazione.
A) Gli onorari stabiliti nei numeri da 41 a 48 si riferiscono alle cause di
valore fino a L.1.000.000.
B) Per le cause di valore superiore a L.1.000.000 fino a L.3.000.000 gli onorari
sono aumentati della metà.
C) Per le cause di valore superiore a L.3.000.000 fino a L.5.000.000 gli onorari
sono aumentati del 75%.
D) Per le cause di valore superiore a L.5.000.000 fino a L.10.000.000 gli
onorari sono raddoppiati.
E) Per le cause di valore superiore a L.10.000.000 fino a L.50.000.000 gli
onorari minimi sono triplicati ed i massimi quadruplicati.
F) Per le cause di valore superiore a L.50.000.000 fino a L.100.000.000 gli
onorari minimi di cui alla lettera E) sono aumentati del 50% e gli onorari
massimi sono raddoppiati.
G) Per le cause di valore superiore a L.100.000.000 fino a L.200.000.000 gli
onorari minimi sono pari a quelli massimi dello scaglione precedente ridotti del
50%, mentre gli onorari massimi di cui alla lettera E) sono aumentati del 200%.
H) Per le cause di valore superiore a L.200.000.000 e fino a L.500.000.000 gli
onorari minimi sono pari a quelli massimi dello scaglione precedente ridotti del
50%, mentre gli onorari massimi di cui alla lettera E) sono aumentati del 300%.
I) Per le cause di valore superiore a L.500.000.000 e fino a L.750.000.000 gli
onorari minimi sono pari a quelli massimi dello scaglione precedente ridotti del
50%, mentre gli onorari massimi di cui alla lettera E) sono aumentati del 400%.
L) Per le cause di valore superiore a L.750.000.000 e fino a L.1.000.000.000 gli
onorari minimi sono pari a quelli massimi dello scaglione precedente ridotti del
50%, mentre gli onorari massimi di cui alla lettera E) sono aumentati del 500%.
M) Per le cause superiori a L.1.000.000.000 e fino a L.3.000.000.000 gli onorari
minimi sono pari a quelli massimi dello scaglione precedente ridotti del 50%,
mentre gli onorari massimi di cui alla lettera E) sono aumentati del 700%.
N) Per le cause di valore superiore a L.3.000.000.000 e fino a L.5.000.000.000
gli onorari minimi sono pari a quelli massimi dello scaglione precedente ridotti
del 50%, mentre gli onorari massimi di cui alla lettera E) sono aumentati del
900%.
O) Per le cause di valore superiore a L.5.000.000.000 gli onorari per le singole
voci previsti nel precedente scaglione sono aumentati nei minimi e nei massimi
con criterio rigidamente proporzionale al valore della controversia e in
relazione all'attività effettivamente prestata, ma non possono comunque
superare complessivamente il 3% del valore della controversia.
P) Per le cause di valore inferiore a L.500.000 gli onorari sono ridotti di 1/5.
Q) Per le cause di valore indeterminabile gli onorari minimi sono quelli
previsti per le cause di valore da L.10.000.000 fino a L.50.000.000, mentre gli
onorari massimi sono quelli previsti per le cause di valore superiore a
L.100.000.000 fino a L.200.000.000 a seconda dell'entità dell'interesse dedotto
nel processo; qualora le cause siano di particolare importanza per l'oggetto,
per le questioni giuridiche trattate, per i rilevanti risultati utili di
qualunque natura, anche se non di carattere patrimoniale, il giudice può
liquidare onorari nei limiti previsti nelle lettere da H) a L).
R) Gli arrotondamenti vanno calcolati, per eccesso, alle L.5.000.
X - Procedimenti speciali, procedure esecutive e procedimenti tavolari.
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49) Procedimenti speciali e concorsuali,
per tutta l'opera prestata:
a) davanti ai pretori 30.000 134.000
b) davanti ai tribunali 85.000 223.000
c) davanti le corti di appello 105.000 279.000
50) Procedimenti di ingiunzione 25.000 115.000
51) Per la redazione del precetto é dovuto un onorario pari all'onorario minimo
previsto in relazione al credito azionato per le procedure esecutive mobiliari
ridotto del 50%.
52) Per l'iscrizione d'ipoteca giudiziale é dovuto l'onorario minimo previsto
in relazione al credito azionato per le esecuzioni immobiliari ridotto del 50%.
53)Procedure esecutive immobiliari e
quelle di cui al decreto-legge 15
marzo 1927, n. 436 (compravendita
autoveicoli) per l'opera prestata:
a) davanti al pretore 30.000 134.000
b) davanti ai tribunali 85.000 223.000
54) Procedure esecutive mobiliari e
procedure per affari tavolati (III
capo del decreto-legge 23 marzo 1929,
n. 499) 45.000 112.000
55) Procedure esecutive presso terzi o
per consegna o rilascio 70.000 135.000
56) L'onorario di cui ai precedenti numeri 49, 50, 51, 52, 53, 54 e 55 é
soggetto alle variazioni di cui ai coefficienti di applicazione del paragrafo IX,
in relazione al valore dell'oggetto del ricorso o a quello dell'affare trattato,
o del credito per il quale si procede.
Gli onorari di cui al n. 49 possono essere raddoppiati nei procedimenti di
particolare importanza per l'oggetto e le questioni giuridiche trattate ed
analogo raddoppio può essere praticato per gli onorari di cui al n. 53
limitatamente alle procedure esecutive immobiliari se queste comportano una
complessa ed articolata attività dell'avvocato.
Nel caso che nei procedimenti indicati nei precedenti paragrafi sorgano
contestazioni il cui esame é devoluto al giudice in sede di cognizione, sono
dovuti gli onorari di cui ai paragrafi II, III, V della presente tabella.
Per i procedimenti previsti dal capo III, sez. I, per quelli previsti dall'art.
669-quatordecies del c.p.c. e per quelli di cui all'art. 2409 c.c. sono dovuti
gli onorari minimi e massimi di cui alla presente tabella, paragrafi II, III e V
in quanto applicabili.
XI - Trasferta.
57) Per il trasferimento fuori della propria residenza sono dovute le spese e
l'indennità così come previste nella tabella degli onorari stragiudiziali.
TABELLA B
(rif. art. 1)
I - Processo di cognizione e procedimenti speciali e camerali davanti ai giudici
ordinari, ai giudici amministrativi, tributari e speciali, agli arbitri ed
autorità, commissioni e collegi con funzioni giurisdizionali.
Lire
___
1) Posizione e archivio, oltre al rimborso delle spese 20.000
2) Per la disamina 5.000
3) Per la domanda introduttiva del giudizio, per la comparsa
di risposta e per l'intervento 20.000
4) Per la rinnovazione o riassunzione della domanda 5.000
5) Per la chiamata di un terzo in causa 5.000
6) Per l'autentica di ogni firma 5.000
7) Per esame della procura notarile 5.000
8) Per la iscrizione della causa a ruolo 5.000
9) Per la costituzione in giudizio 5.000
10) Per l'esame degli scritti difensivi della controparte anteriormente
alla pronuncia di ogni sentenza ed ordinanza 10.000
11) Per l'esame della documentazione prodotta da controparte anteriormente
alla pronuncia di ogni sentenza o ordinanza 10.000
12) Per ogni scritto difensivo (deduzioni di udienza, memorie,
comparsa conclusionale, note illustrative) per ognuno 20.000
13) Per ogni istanza, ricorso o reclamo diretti al giudice o al
collegio 10.000
14) Per l'esame del dispositivo di ogni sentenza, e di ogni
decreto o ordinanza, anche se emessi in udienza 5.000
15) Per l'esame del testo integrale della sentenza o
dell'ordinanza collegiale 10.000
16) Per ogni dichiarazione resa nei casi espressamente previsti
dalla legge 5.000
17) Per la formazione del fascicolo, compresa la compilazione
dell'indice 5.000
18) Per la partecipazione a ciascuna udienza e per ogni intervento
alle operazioni del consulente tecnico (questo onorario non é
cumulabile con quelli previsti dal n. 13, dal n. 14 nell'ipotesi
di ordinanza su richiesta di rinvio consensuale), per ogni ora o
frazione di ora 10.000
19) Per l'assistenza alla parte comparsa avanti al giudice o al
collegio, per ogni ora o frazione di ora 10.000
20) Per le consultazioni con il cliente 20.000
21) Per la corrispondenza informativa con il cliente, oltre al
rimborso delle spese 20.000
22) Per la notificazione di ogni atto 5.000
se la notificazione deve farsi a più di una persona, sono
dovute per ogni persona in più 3.000
23) Per l'esame di ogni relata di notifica
5.000
24) Per la collaborazione prestata per la conciliazione quando
questa é avvenuta 23.000
25) Per la intimazione ai testimoni 5.000
26) Per la designazione del consulente tecnico di parte 5.000
27) Per l'assistenza agli atti di istruzione probatoria, per
ogni ora o frazione di ora di ciascuna udienza 10.000
28) Per la richiesta dei documenti e certificati da rilasciarsi
da uffici, autorità, enti, notai, ecc. (per ciascun documento
o certificato) 5.000
29) Per la richiesta alla cancelleria di copia di atti (per
ciascuna copia rilasciata) 3.000
30) Per ogni deposito di atti o documenti in cancelleria 5.000
31) Per il ritiro del fascicolo di parte dalla cancelleria 5.000
32) Per sottoporre atti e documenti alla registrazione (per
ognuno) 5.000
33) Per sottoporre atti e documenti al bollo e legalizzazione
3.000
Tale diritto é dovuto per ogni atto e documento fino al
numero dieci. Per ogni atto e documento in più fino al
numero di venti 2.000
34) Per ogni iscrizione nel F.A.L. della provincia, nella
"Gazzetta Ufficiale" o in altre stampe periodiche 5.000
35) Per la proposizione della querela di falso 5.000
36) Per l'esame delle prove testimoniali o dell'interrogatorio
(formale o non formale) prestato dalle parti 5.000
Per l'esame delle relazioni di consulenti tecnici o di
documenti contabili (per ciascun mezzo istruttorio) 5.000
Se l'esame dura oltre un'ora é dovuto in più il diritto di vacazione.
37) Per la precisazione delle conclusioni da sottoporre al
collegio o nel caso di cui all'art. 455 del codice di
procedura civile al consulente tecnico 20.000
38) Per l'esame delle conclusioni di ogni controparte 20.000
39) Per la redazione della nota spese 10.000
40) Per la richiesta al Consiglio dell'ordine degli avvocati
e procuratori del parere per la liquidazione degli onorari
di avvocato 5.000
41) Per l'assegnazione della causa a sentenza 5.000
42) Per provvedere alla registrazione della sentenza e di ogni
altro provvedimento soggetto a registrazione anche a debito
5.000
43) Per ogni deposito in cancelleria o presso pubblici uffici
o banche a titolo di deposito cauzionale 5.000
44) Per eseguire all'ufficio del registro i depositi richiesti
dalla legge 5.000
45) Per ogni accesso agli uffici in quanto non menzionato nei
numeri del presente paragrafo e comunque per il ritiro di
ogni atto 5.000
I diritti di cui alle voci 2, 17, 20, 21 e 39 sono dovuti anche dopo ogni
sentenza non definitiva, dopo ogni ordinanza collegiale, dopo ogni riassunzione
del processo e fissazione di nuova udienza.
II - Processo di esecuzione.
46) Per la richiesta di copia in forma esecutiva 5.000
47) Per la disamina di ogni titolo esecutivo 5.000
48) Per ogni atto di precetto, di pignoramento presso terzi o
contro il terzo proprietario 20.000
49) Per la richiesta di notificazione del titolo esecutivo, del
precetto o del pignoramento, per la richiesta dell'esecuzione
all'ufficiale giudiziario o per la richiesta di ogni atto
inerente al processo di esecuzione 5.000
Se la notificazione é fatta a più persone sono dovute per ogni
persona in più 3.000
50) Per l'atto di pignoramento immobiliare o di pignoramento di
navi, automobili o aereomobili 20.000
51) Per l'esame del verbale di pignoramento mobiliare 10.000
52) Per l'assistenza all'esecuzione per consegna o rilascio 23.000
53) Per il ricorso di intervento nell'esecuzione o per ogni
altro ricorso al giudice dell'esecuzione o per ogni altro
atto di intimazione ad altri creditori o per ogni istanza
di fallimento, di insinuazione al credito in procedure
concorsuali 20.000
54) Per la compilazione della nota di iscrizione o di
trascrizione nell'ufficio ipotecario o in altri pubblici
registri 10.000
55) Per la richiesta di ogni trascrizione, iscrizione,
annotazione, cancellazione o annullamento di formalità
in pubblici registri 5.000
56) Per le ispezioni ipotecarie, per ogni nota 10.000
57) Per l'esame di ogni certificato ipotecario 10.000
58) Per la richiesta di ogni certificato ipotecario o
catastale 10.000
59) Per le ispezioni catastali, per ogni nominativo 10.000
60) Per l'esame di ogni certificato catastale 10.000
Tutti i suddetti diritti sono dovuti nella stessa misura per le
ispezioni, esami e richieste al P.R.A.
Se le prestazioni di cui ai numeri 56, 57, 59 e 60 richiedono più
di un'ora, é dovuto per ogni ora o frazione di ora in più il
diritto di vacazione.
61) Per ottenere la pubblicità di avvisi 5.000
62) Per l'esame di ciascuna domanda o dei titoli relativi
prodotti dai creditori intervenuti nel processo 5.000
63) Per il deposito di somme 5.000
64) Per la domanda di vendita dei beni pignorati 5.000
65) Per ogni comparizione davanti al giudice della esecuzione,
per ogni ora o frazione di ora 10.000
66) Per la dichiarazione nella procedura di incanto avanti ai
giudici o altri pubblici ufficiali 5.000
67) Per l'assistenza all'incanto, per ogni ora o frazione di
ora 10.000
68) Per le offerte all'incanto per conto del creditore istante
(qualunque sia l'ammontare del credito) ovvero di altra
persona nominata o da nominare 10.000
69) Per l'offerta di acquisto dopo l'incanto o durante
l'amministrazione giudiziaria 5.000
70) Per concorrere alla distribuzione del prezzo 5.000
71) Per la formazione del progetto di distribuzione amichevole
della somma ricavata dalla vendita immobiliare 20.000
72) Per la formazione del progetto di distribuzione amichevole
della somma ricavata dalla vendita immobiliare 20.000
73) Per l'esame del progetto di distribuzione del ricavato
della vendita mobiliare o immobiliare 20.000
74) Per la partecipazione alla discussione del progetto di
distribuzione del prezzo ricavato dalla vendita mobiliare
o immobiliare, per ogni udienza 20.000
75) Per l'approvazione del progetto di distribuzione del prezzo
ricavato della vendita mobiliare o immobiliare 20.000
76) Per l'assistenza ad ogni adunanza dei creditori nel
procedimento esecutivo od in procedure concorsuali, per
ogni ora o frazione di ora 10.000
77) Per ogni altra prestazione concernente il processo di
esecuzione ed i procedimenti concorsuali, non prevista
nel presente paragrafo e per i giudizi a cui diano luogo
i processi medesimi, sono dovuti gli onorari e i diritti
stabiliti nel paragrafo concernente le corrispondenti
prestazioni.
III - Procedimenti speciali.
78) Nelle materie da trattarsi in camera di consiglio (con
esclusione delle cause in materia matrimoniale) o di
competenza del giudice tutelare sono dovute al procuratore
dal proprio cliente per l'opera prestata dalla presentazione
del ricorso fino al ritiro della copia del provvedimento
30.000
79) Per le prestazioni concernenti gli altri procedimenti
speciali disciplinati dal codice di procedura civile o da
altra legge e per i giudizi ai quali diano luogo i
procedimenti stessi, sono dovuti, salvo il disposto del
comma seguente, gli onorari e i diritti stabiliti per le
corrispondenti prestazioni dal paragrafo I della presente
tabella.
IV - Diritto di vacazione.
80) Le vacazioni dei procuratori sono di un'ora ciascuna e il
diritto per ognuna di esse é di L.24.000.
La frazione di un'ora si calcola per un'ora intera.
Non sono ammesse più di quattro vacazioni al giorno per
la stessa causa o per lo stesso affare.
Gli atti ed i verbali in relazione ai quali é dovuto il
diritto di vacazione, indicano l'ora di apertura e chiusura
di essi: in difetto di tali indicazioni é dovuto il diritto
per una sola vacazione.
V - Coefficienti di applicazione.
a) I diritti e gli onorari stabiliti nei paragrafi da I a III
e nel paragrafo VIII della presente tabella si riferiscono
alle cause di valore da L.250.000 a L.500.000.
b) Per le cause di valore inferiore a L.250.000 essi sono
ridotti di un quinto.
c) Per le cause di valore da L.500.000 fino a L.1.000.000
essi sono aumentati del 75%.
d) Per le cause di valore da L.1.000.000 a L.3.000.000 essi
sono aumentati del 200%.
e) Per le cause di valore da L.3.000.000 a L.5.000.000 essi
sono aumentati del 250%.
f) Per le cause di valore da L.5.000.000 a L.10.000.000 essi
sono aumentati del 300%.
g) Per le cause di valore da L.10.000.000 a L.50.000.000 essi
sono aumentati del 400%.
h) Per le cause di valore da L.50.000.000 a L.100.000.000 essi
sono aumentati del 500%.
i) Per le cause di valore da L.100.000.000 a L.200.000.000 essi
sono aumentati del 700%.
l) Per le cause di valore da L.200.000.000 a L.500.000.000 essi
sono aumentati del 900%.
m) Per le cause di valore da L.500.000.000 a L.1.000.000.000
essi sono aumentati del 1.000%.
n) Per le cause di valore da L.1.000.000.000 a L.3.000.000.000
essi sono aumentati del 1.200%.
o) Per le cause di valore superiore a L.3.000.000.000 essi sono
aumentati del 1.400%.
p) Per le cause di valore indeterminabile si considerano di
valore eccedente le L.10.000.000 ma non le L.200.000.000
a seconda dell'entità dell'interesse dedotto nel processo.
q) Gli arrotondamenti verranno calcolati per eccesso, alle L.
1.000.
VI - Prestazioni del procuratore domiciliatario.
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---
81) Al procuratore solo esclusivamente domiciliatario sono dovute
dal cliente, qualunque sia il valore della controversia:
nei giudizi avanti la pretura, al tribunale o giurisdizioni
equiparate, alla corte d'appello o giurisdizioni equiparate
70.000
nei giudizi avanti alla Corte costituzionale, alla Corte
di cassazione o giurisdizioni equiparate 115.000
Il suddetto compenso non é cumulabile con i diritti e gli
onorari di procuratore di cui alle voci dal n. 1 al n. 82,
con esecuzione dell'onorario e del diritto - se dovuto -
previsto dal n. 21.
VII - Indennità di trasferta.
82) Al procuratore che deve trasferirsi fuori della sua legale
residenza sono dovuti, oltre l'onorario per le prestazioni
compiute, il rimborso delle spese e l'indennità di trasferta
così come previsto nella tariffa stragiudiziale.
Questo diritto non compete al procuratore che avendo ottenuto
l'autorizzazione di che all'art. 10 ultima parte della legge
sull'ordinamento professionale debba recarsi al capoluogo per
compiere atti del suo ministero.
VIII - Diritti di collazione degli scritti.
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83) Per la collazione degli originali e delle copie delle comparse
e di qualsiasi altro atto da comunicarsi, da notificarsi e
comunque da depositarsi agli atti del processo, oltre al
rimborso delle spese, sono dovuti per ogni foglio degli
originali o delle sole prime copie:
nel caso di impiego della dattilografia 3.000
nel caso di impiego della stampa 6.000
nel caso di utilizzo di copisteria, secondo fattura.
Il Consiglio dell'ordine fissa, tenuto conto dei prezzi
correnti, la misura del rimborso delle spese di scritturazione
e di fotocopiatura.
NORME GENERALI
Art. 1
1. Per la determinazione dell'onorario di cui alla tabella deve tenersi conto
della natura, complessità e gravità della causa, del numero e della importanza
delle questioni trattate; della durata del processo e del pregio dell'opera
prestata; del numero degli avvocati che hanno condiviso il lavoro e la
responsabilità della difesa; dell'esito ottenuto, anche avuto riguardo alle
conseguenze civili; delle condizioni finanziarie del cliente.
2. Per le cause che richiedono un particolare impegno, per la complessità dei
fatti o per le questioni giuridiche trattate, gli onorari possono essere elevati
fino al quadruplo dei massimi stabiliti.
3. Fermo restando quanto previsto nei commi precedenti, qualora tra la
prestazione dell'avvocato o del procuratore e l'onorario previsto appaia per
particolari circostanze del caso (quali, ad esempio, il numero dei documenti da
esaminare, la durata della fase dibattimentale, l'entità economica o la
importanza degli interessi coinvolti, il risultato ottenuto, la continuità
dell'impegno necessario, la frequenza e la entità della assistenza da prestare,
il disagio dipendente dalla necessità di frequenti trasferimenti fuori sede o
di incombenti da compiere anche in ore diverse da quelle abituali .. ecc.), una
manifesta sproporzione, i massimi possono essere determinati, anche in via
preventiva, di volta in volta, dal competente Consiglio dell'ordine.
4. Gli onorari minimi stabiliti nella tariffa sono inderogabili.
5. Per i compensi spettanti al difensore d'ufficio dell'imputato minorenne
previsti dall'art. 2 del decreto ministeriale 3 novembre 1990, n. 327, il
giudice, in via eccezionale e in relazione all'effettiva attività difensiva
svolta, potrà ridurre l'ammortamento minimo degli onorari fino ad un terzo
della misura prevista.
Art. 2
1. Se il procedimento non viene portato a termine per qualsiasi motivo o
sopravvengono cause estintive del reato o il cliente o l'avvocato recedano dal
mandato, l'avvocato ha ugualmente diritto al rimborso delle spese ed al compenso
per l'opera svolta, computandosi in questa anche il lavoro preparatorio, già
compiuto alla data di cessazione dell'incarico, con riguardo al risultato che ne
sia derivato al cliente.
Art. 3
1. Nel caso di assistenza e difesa di più parti aventi la stessa posizione, la
parcella unica potrà essere aumentata, per ogni parte e fino ad un massimo di
dieci, del 20% e, ove le parti siano in misura superiore, del 5% per ciascuna
parte oltre le prime dieci e fino ad un massimo di venti.
2. Nel caso di assistenza a due o più clienti che abbiano identità di
posizione processuale, ove la prestazione professionale comporti l'esame di
situazioni particolari ai diversi imputati in rapporto al reato contestato,
l'avvocato avrà diritto, da parte di ciascun cliente, al compenso secondo
tariffa ridotto del 20%.
3. Nel caso che incaricati della difesa siano più avvocati, ciascuno di essi ha
diritto nei confronti del cliente agli onorari per l'opera prestata, ma nella
liquidazione a carico del soccombente, in caso di costituzione di parte civile,
sono computati gli onorari per un solo avvocato.
Art. 4
1. Per gli affari e le cause fuori residenza l'avvocato avrà diritto alla
indennità di trasferta e al rimborso delle spese così come previsto nella
tariffa stragiudiziale nei confronti del cliente e, nella ipotesi di
costituzione di parte civile, anche nei confronti del soccombente.
Art. 5
1. Le tariffe valgono anche nei riguardi della parte civile costituita in
giudizio che, tuttavia, per gli atti di sua esclusiva competenza, per i quali
non vi sia espressa previsione nella tariffa penale, ha diritto anche agli
onorari ed ai diritti previsti dalla tariffa civile.
Art. 6
1. Oltre agli onorari spetta al difensore quanto previsto nell'art. 4 ed il
rimborso delle spese (corrispondenza, bolli, copie processo, copia stampa dei
motivi di appello o di ricorso, delle memorie, varie).
Art. 7
1. Al procuratore sono dovuti gli stessi onorari e le stesse indennità previsti
per l'avvocato.
2. Detti onorari ed indennità sono ridotti alla metà per gli iscritti nel
registro dei praticanti procuratori che siano ammessi ad esercitare il
patrocinio davanti alle preture.
Art. 8
1. All'avvocato e al procuratore é dovuto un rimborso forfettario sulle spese
generali in ragione del dieci per cento sull'importo dei suoi onorari.
TABELLA
(rif. art. 1)
Minimo Massimo
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__ __
1. Corrispondenza e sessioni.
1.1. Informativa, anche telefonica,
per ognuna 15.000 25.000
1.2. In studio con il cliente od un
suo incaricato, per ogni sessione
50.000 100.000
1.3. In studio collegialmente, con
colleghi, consulenti, investigatori
privati o fuori studio con gli
stessi, con il cliente o con
magistrati per ogni sessione 100.000 200.000
2. Esame e studio 40.000 100.000
L'onorario é dovuto:
in occasione della prima sessione, prima della partecipazione od
assistenza, nella fase delle indagini preliminari, ad atti od ad
attività, da chiunque compiuti, per cui sia richiesta o prevista
la partecipazione del difensore;
prima della partecipazione ad ogni udienza in camera di consiglio
o dibattimentale;
dopo la comunicazione o la notificazione di richieste, decreti,
ordinanze o sentenze, o dell'avviso del deposito di uno di questi
atti, di cui si sia esaminata la copia;
all'atto della redazione di denunce, querele, istanze, richieste,
memorie; della dichiarazione di impugnazione, di opposizione a
decreto penale, di costituzione di parte civile, di intervento del
responsabile civile o del civilmente obbligato per la pena pecuniaria.
3. Indennità.
Di accesso al carcere o ad uffici, di attesa, di ricerca ed
assicurazione dei mezzi di prova a norma di quanto previsto dall'art.
38 delle disposizioni di attuazione al codice di procedura penale,
per ogni ora o frazione di ora, con un massimo di dieci ore
giornaliere 25.000 40.000
4. Partecipazione ed assistenza.
Ad atti od attività, compiuti durante le indagini preliminari
dalla polizia giudiziaria, dal pubblico ministero o dal giudice,
per i quali sia prevista o richiesta la presenza del difensore;
alle attività di ricerca o di formazione della prova, anche se
ammesse o disposte al dibattimento.
Per ogni partecipazione o assistenza, per ogni ora o frazione di ora
50.000 100.000
5. Onorario per la partecipazione e la discussione orale alle
udienze in camera di consiglio o dibattimentali (per ognuna)
360.000 1.200.000
6. Istanze, memorie, richieste, denunce, querele, motivi di
impugnazione, pareri che esauriscono l'attività
120.000 600.000
*
* *
La tariffa riguarda i giudizi dinanzi al tribunale; per i giudizi dinanzi al
pretore viene applicato il moltiplicatore dello 0,75; per quelli dinanzi alla
corte d'appello dell'1,25; per quelli dinanzi alla corte d'assise e d'assise
d'appello del 2,0 e per quelli dinanzi alle magistrature superiori del 2,5.
NORME GENERALI
Art. 1
1. Per l'assistenza e consulenza in materia stragiudiziale civile ed equiparata,
agli avvocati e ai procuratori spettano gli onorari stabiliti nell'allegata
tabella.
2. Gli onorari stessi sono ridotti alla metà per chi é praticante abilitato al
patrocinio.
3. In materia di lavoro, di previdenza e di assistenza obbligatoria gli onorari
sono ridotti alla metà.
Art. 2
1. I rimborsi ed i compensi previsti per prestazioni stragiudiziali sono dovuti
dal cliente anche se il professionista abbia avuto occasione di prestare nella
pratica la sua opera in giudizio, sempre che tali prestazioni non trovino
adeguato compenso nella tariffa per le prestazioni giudiziali.
2. Per le prestazioni analoghe a quelle previste in materia giudiziale si
applicano gli onorari di procuratore e di avvocato stabiliti dalle tariffe
giudiziali civili.
Art. 3
1. Se più avvocati e procuratori siano stati incaricati di prestare la loro
opera nella medesima pratica o nel medesimo affare, a ciascuno spettano gli
onorari per l'opera prestata.
Art. 4
1. Per la determinazione degli onorari fra il massimo ed il minimo stabiliti, si
deve tenere presente il valore e la natura della pratica, il numero e
l'importanza delle questioni trattate, il pregio dell'opera prestata, i
risultati ed i vantaggi anche morali conseguiti dal cliente, e se le prestazioni
sono richieste in condizioni di particolare urgenza.
2. Nelle pratiche di particolari importanza, complessità e difficoltà, il
massimo dell'onorario può essere aumentato fino al doppio e per quelle di
straordinaria importanza fino al quadruplo.
Art. 5
1. Il valore della pratica o dell'affare si determina a norma del codice di
procedura civile.
2. Le pratiche di valore indeterminabile si considerano di valore eccedente le
L.10.000.000 ma non superiore a L.200.000.000; se però il valore effettivo
risulti manifestamente diverso da quello presunto dal codice processuale,
vengono applicati, tenuti presenti i criteri di cui all'art. 4, gli onorari
minimi e massimi previsti negli scaglioni successivi, fino a quelli dovuti per
le pratiche del valore di L.1.000.000.000.
3. Per l'assistenza in procedure concorsuali giudiziali o stragiudiziali si ha
riguardo al valore del credito del cliente creditore o al valore del passivo del
cliente debitore.
4. Per l'assistenza in pratiche di successioni, divisioni e liquidazioni si ha
riguardo al valore della quota attribuita al cliente.
5. Per l'assistenza in pratiche amministrative il valore si determina secondo i
criteri previsti nelle tariffe giudiziali tenendo comunque presente l'interesse
sostanziale del cliente.
6. Per l'assistenza in pratiche in materia tributaria si ha riguardo al valore
della imposta, tassa o contributo richiesti con il limite di un quinquennio in
caso di oneri poliennali.
7. L'onorario previsto per l'arbitro unico o per il collegio arbitrale si
applicano sia per gli arbitrati rituali che per quelli irrituali.
Art. 6
1. Per le pratiche iniziate ma non giunte a compimento, ovvero nel caso di
cessazione dell'incarico per qualsiasi motivo saranno dovuti gli onorari per
l'opera prestata comprendendosi in questa il lavoro preparatorio compiuto dal
professionista.
Art. 7
1. Per le prestazioni in adempimento di un incarico di gestione amministrativa,
giudiziario o convenzionale, l'onorario, ove non sia determinato dalla legge o
dal contratto, viene stabilito sulla base di una percentuale calcolata
sull'ammontare delle entrate lorde dei beni amministrati e, nel caso in cui
l'incarico duri meno di un anno, sull'ammontare delle entrate annue, tenuto
conto del periodo dell'incarico.
2. Ove l'applicazione dei criteri indicati dal presente articolo risulti
impossibile o dia luogo a liquidazioni manifestamente sperequate si avrà
riguardo alle prestazioni effettivamente svolte.
Art. 8
1. All'avvocato e al procuratore che, per l'esecuzione dell'incarico ricevuto,
debba trasferirsi fuori sede, sono dovute le spese di viaggio, rimborsate nel
loro ammontare maggiorate del 25% a titolo di rimborso delle spese accessorie,
le spese di soggiorno (pernottamento e vitto) in base alle tariffe di albergo di
prima categoria con l'aumento del 10% a titolo di rimborso delle spese
accessorie, nonché gli onorari relativi alla prestazione effettuata e
un'indennità di trasferta da un minimo di L.15.000 a un massimo di L.50.000 per
ogni ora o frazione di ora.
2. Al praticante procuratore l'indennità sopra indicata é dovuta limitatamente
alla metà.
Art. 9
1. Qualora tra la prestazione e l'onorario previsto dalla tabella appaia, per
particolari circostanze del caso, una manifesta sproporzione, possono, su
conforme parere del competente consiglio dell'ordine, essere superati i massimi
anche oltre l'aumento previsto dal secondo comma dell'art. 4, ovvero diminuiti i
minimi stabiliti dalla tabella medesima per la prestazione effettuata;
all'infuori di questa ipotesi l'onorario minimo non é derogabile.
Art. 10
1. Quando gli onorari non possono essere determinati in virtù di una specifica
voce della tabella, si ha riguardo alle disposizioni contenute nelle presenti
norme e nella tabella allegata che regolano casi simili o materie analoghe.
Art. 11
1. All'avvocato ed al procuratore spetta per ogni pratica un rimborso
forfettario sulle spese generali in ragione del 10% sull'importo degli onorari.
TABELLA
(rif. art. 1)
1 - Prestazioni di consulenza.
Minimo Massimo
lire lire
- -
A) Consultazioni orali che esauriscono
la pratica e pareri, anche telefonici,
che non importino informativa e
studio particolare 20.000 145.000
B) Pareri che importino informativa
e studio particolare:
a) pareri orali:
fino a L.3.000.000: da L.50.000 a L.189.000;
da L.3.000.000 a L.10.000.000: da L.100.000 a L.263.000;
da L.10.000.000 a L.50.000.000: da L.135.000 a L.458.000;
da oltre L.50.000.000 a L.100.000.000: da L.230.000 a L.656.000;
b) pareri scritti:
fino a L.3.000.000: da L.50.000 a L.378.000;
da L.3.000.000 a L.10.000.000: da L.190.000 a L.563.000;
da L.10.000.000 a L.50.000.000: da L.285.000 a L.1.176.000;
da oltre L.50.000.000 a L.100.000.000: da L.590.000 a L.1.890.000.
2 - Prestazioni di assistenza.
a) Posizione ad archivio, oltre al rimborso delle spese: diritto
fisso L.20.000.
b) Per ogni lettera, telegramma e comunicazione telefonica
(oltre al rimborso delle spese). Secondo il contenuto e
valore: da L.10.000 a L.25.000.
c) Esame e studio della pratica:
fino a L.3.000.000: da L.70.000 a L.345.000;
da L.3.000.000 a L.10.000.000: da L.210.000 a L.518.000;
da L.10.000.000 a L.50.000.000 da L.275.000 a L.1.071.000;
da oltre L.50.000.000 a L.100.000.000: da L.820.000 a L.1.743.000.
d) Conferenze di trattazione (per ogni ora e frazione di ora).
In studio, anche telefoniche: dal minimo di L.50.000 al
massimo di L.100.000.
In studio collegialmente, con altri professionisti o fuori
di studio: dal minimo di L.100.000 al massimo di L.200.000.
e) Redazione di diffide, ricorsi, memorie, esposti, relazioni,
denunce:
fino a L.3.000.000: da L.25.000 a L.141.000;
da L.3.000.000 a L.10.000.000: da L.75.000 a L.210.000;
da L.10.000.000 a L.50.000.000 da L.105.000 a L.471.000;
da oltre L.50.000.000 a L.100.000.000: da L.240.000 a L.705.000.
f) Redazione di contratti, statuti, regolamenti, testamenti,
o per l'assistenza alla relativa stipulazione e redazione,
sono dovuti sul valore della pratica, determinato secondo
i criteri di cui all'art. 5 delle norme generali:
dal 3% al 6% fino a L.10.000.000;
dall'1,75% al 5,25% sul maggior valore fino a L.50.000.000;
dall'1,50% al 4,50% sul maggior valore fino a L.100.000.000;
dall'1,25% al 3,75% sul maggior valore fino a L.500.000.000;
dall'1% al 3% sul maggior valore fino a L.1.000.000.000;
dallo 0,75% al 3% sul maggior valore fino a L.2.000.000.000;
dallo 0,50% al 2% sul maggior valore fino a L.5.000.000.000;
dallo 0,25% all'1% sul maggior valore oltre L.5.000.000.000.
L'onorario é dovuto una sola volta anche in caso di redazione
e successiva assistenza alla stipula ed alla redazione.
Per la redazione di contratti di locazione e per l'assistenza
alla loro stipula sono dovuti gli onorari di cui sopra ridotti
del 50%.
3 - Assistenza ad assemblee, adunanze, consigli, comitati, ecc,
per ogni assistenza:
dal minimo di L.55.000 al massimo di L.1.000.000.
4 - Assistenza in procedure concorsuali giudiziali e stragiudiziali,
in pratiche di successioni, divisioni, liquidazioni, tributarie,
quando esigano continuativa attività di consulenza:
dallo 0,50% al 5% a seconda dell'attività prestata e del
risultato conseguito con il minimo di L.100.000.
5 - Assistenza in procedure arbitrali irrituali:
gli stessi diritti ed onorari che sarebbero dovuti in sede
giudiziaria.
6 - Per le prestazioni di gestione amministrativa, in adempimento
di incarichi giudiziari, l'onorario deve essere calcolato secondo
l'art. 7 delle norme sulla base delle entrate lorde.
Sino a L.1.500.000 dal 3% al 5% con un minimo di L.100.000.
Sulle entrate successive: sino a L.5.000.000 dall'1,50% al 2%.
Sulle successive: dallo 0,50% all'1%.
7 - Ispezioni, visure, ricerca e richiesta documenti.
I diritti ed onorari corrispondenti della tariffa giudiziaria
civile.
8 - Arbitro unico.
All'avvocato o al procuratore quale arbitro unico é dovuto
oltre il rimborso delle spese documentate il seguente onorario:
Valore Minimo Massimo
__ __ __
Fino a L.50.000.000 1.000.000 3.000.000
Sul maggior valore:
Da L.50.000.001 a L.100.000.000 2.500.000 5.000.000
Da L.100.000.001 a L.200.000.000 4.000.000 8.000.000
Da L.200.000.001 a L.500.000.000 8.000.000 16.000.000
Da L.500.000.001 a L.1.000.000.000 15.000.000 40.000.000
Da L.1.000.000.001 a L.5.000.000.000 25.000.000 70.000.000
Da L.5.000.000.000 a L.50.000.000.000 25.000.000 70.000.000
oltre all'1% sull'eccedenza
Oltre L.50.000.000.000 gli onorari previsti nello scaglione
precedente oltre allo 0,50% sulla parte eccedente L.50.000.000.
Valore indeterminabile 2.000.000 16.000.000
Per le controversie che involgono questioni di notevole
complessità e/o di particolare importanza gli onorari massimi
possono essere aumentati fino al doppio.
9 - Collegio arbitrale.
Al collegio arbitrale composto da avvocati e/o procuratori legali,
oltre al rimborso delle spese documentate, é dovuto il seguente
onorario:
Valore Minimo Massimo
__ __ __
Fino a L.50.000.000 3.000.000 8.000.000
Sul maggior valore:
Da L.50.000.001 a L.100.000.000 6.000.000 12.000.000
Da L.100.000.001 a L.200.000.000 10.000.000 22.000.000
Da L.200.000.001 a L.500.000.000 20.000.000 40.000.000
Da L.500.000.001 a L.1.000.000.000 35.000.000 90.000.000
Da L.1.000.000.001 a L.5.000.000.000 65.000.000 180.000.000
Da L.5.000.000.000 a L.50.000.000.000 65.000.000 180.000.000
oltre all'1% sull'eccedenza
Oltre L.50.000.000.000, gli onorari previsti nello scaglione
precedente oltre allo 0,50% sulla parte eccedente L.50.000.000.
Valore indeterminabile 5.000.000 40.000.000
Al presidente del collegio arbitrale spetta il 40% del compenso,
agli altri componenti il 30 ciascuno. Per le controversie che
involgono questioni di notevole complessità e/o di particolare
importanza gli onorari massimi possono essere aumentati fino al
doppio.
10 - Onorario a tempo.
Per le prestazioni di cui al n. 2 della presente tariffa e ai
sensi e per gli effetti dell'art. 2233 c.c. le parti possono
convenire un compenso sostitutivo di quello previsto nella
tariffa medesima, commisurato alla durata della prestazione e
delle attività accessorie, e comunque non inferiore alle L.100.000
all'ora. Qualora tra la prestazione resa e il compenso orario
convenuto appaia, per le particolari circostanze del caso,
l'urgenza, il valore e la natura della pratica, l'importanza
della prestazione, una manifesta sproporzione, il compenso
convenuto può essere congruamente aumentato previo parere del
consiglio dell'ordine.
*
* *
Norme comuni ai numeri 1/B/a, 1/B/b, 2/c, 2/e. Per le pratiche di valore
inferiore a L.500.000 gli onorari della prima colonna sono ridotti della metà.
Per le pratiche di valore eccedente le L.100.000 e fino a L.200.000.000 gli
onorari minimi e massimi dell'ultima colonna sono aumentati del 25%.
Per le pratiche di valore eccedente le L.200.000.000 e fino a L.500.000.000 gli
onorari minimi sono pari a quelli massimi dell'ultima colonna ridotti del 50%
mentre i massimi sono aumentati del 50%.
Per le pratiche di valore eccedente le L.500.000.000 e fino a L.750.000.000 gli
onorari minimi sono pari a quelli massimi dell'ultima colonna ridotti del 50%
mentre i massimi sono aumentati del 75%.
Per le pratiche di valore eccedente le L.750.000.000 e fino a L.1.000.000.000
gli onorari minimi sono pari a quelli massimi dell'ultima colonna ridotti del
50% mentre i massimi sono aumentati del 100%.
Per le pratiche di valore superiore a L.1.000.000.000 gli onorari per le singole
voci sono aumentati nei minimi e nei massimi, con criterio rigidamente
proporzionale al valore della pratica e in relazione all'attività
effettivamente prestata, ma non possono comunque superare complessivamente il 3%
del valore della controversia.
Gli arrotondamenti vanno calcolati per eccesso alle L.5.000. I compensi per le
prestazioni di assistenza, previsti nel punto 2 della relativa tabella, non sono
cumulabili con quelli previsti ai punti 4 e 6 della tabella stessa mentre sono
cumulabili le prestazioni di assistenza e consulenza.